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Centrifuga o estrattore? Guida per una scelta consapevole

08 agosto 2017

Centrifuga o estrattore? Guida per una scelta consapevole Marzia Contenti

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Marzia Contenti

Da quando sono diventati una moda (fortunatamente!) gli elettrodomestici usati per preparare i succhi di frutta e verdura hanno subito un’incredibile impennata nelle vendite. 
Sicuramente sostituire snack confezionati, spesso preparati con troppo zucchero o farine raffinate, con bevande salutari rappresenta un ottima abitudine alimentare. È molto importante però capire come sfruttare al meglio le proprietà nutritive degli ingredienti che scegliamo. Ecco allora un’utile guida per mettere a confronto gli elettrodomestici per eccellenza utilizzati per preparare le bevande del momento: centrifuga ed estrattore.


Come funzionano?

  • La centrifuga tritura la frutta e la verdura grazie ad una lama sottile che compie tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto; la poltiglia che si forma viene spinta dalla forza centrifuga verso un setaccio a fori molto piccoli: il succo filtra e gli scarti vengono trattenuti.
  • L'estrattore possiede una coclea (una vite senza fine orizzontale o verticale) che, a differenza della lama della centrifuga, fa circa 100 giri al minuto e non trita, ma mastica il cibo e lo spreme per ottenere il succo.

 

Quali vantaggi nutrizionali si possono ottenere?

In generale, un bicchiere di frutta e verdura di stagione fa SEMPRE bene all’organismo. Esistono però alcune differenze nutrizionali tra il succo prodotto da una centrifuga e quello prodotto da un estrattore.
La più importante dipende dal numero di giri al minuto (ricordiamo che sono tra i 6.000 e i 18.000 per la centrifuga e meno di 100 per l’estrattore). Maggiore è il numero di giri al minuto, maggiore è il calore generato dall’apparecchio, che causa l’ossidazione di frutta e verdura e quindi la distruzione di molti degli enzimi e delle sostanze nutritive. L’estrattore, che lavora “a freddo” mantiene praticamente inalterate le proprietà degli elementi.


Gli scarti?

Anche la quantità di rifiuti prodotta è da tener conto. L’estrattore, grazie alla pressatura, separa dalla polpa una quantità maggiore di succo e produce pochissimi scarti, quasi del tutto secchi. La centrifuga invece, produce scarti più umidi in quanto non può filtrare del tutto il succo dalla polpa. In pratica, partendo dalla stessa quantità di frutta e verdura con l’estrattore è possibile ricavare circa il 20% di succo in più rispetto alla centrifuga.


Quale tipo di frutta e verdura è possibile usare?
Erbe e verdure a foglie, che possiedono elevate proprietà nutritive, contengono molta fibra e poco succo. Sono quindi difficili da centrifugare, ma ottime da estrarre.
In generale altri tipi di frutta e verdura possono essere impiegati da entrambi gli elettrodomestici, tranne avocado, fichi e banana, che non sono adatti né all’estrattore né alla centrifuga (contengono poca acqua e possono danneggiare l’apparecchio), ma sono ottimi per i frullati.

 

È possibile conservare il succo?
Prima di andare a male il succo potrebbe stare circa 48 ore in frigorifero, ma dopo solo 1 ora le proprietà nutritive quasi si annullano. Il nostro consiglio è di preparare le vostre bevande quando le potete consumare, come a colazione o merenda (ottima per i bambini).

 

E il costo?
Qui arriva il tasto dolente. Perché se abbiamo capito che l’estrattore è sicuramente meglio della centrifuga (più alimenti utilizzabili e più proprietà nutritive) è anche vero che il prezzo è decisamente più alto rispetto a quello della centrifuga.
Non prendendo in considerazione prodotti di scarsa qualità, sappiate che una buona centrifuga ha un costo che si aggira intorno agli 80/100€, mentre saliamo ai 250/400€ per l’estrattore.


Dati alla mano, qual è l’acquisto migliore per la salute e il benessere della vostra famiglia?

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Marzia Contenti

Marzia Contenti

Titolare

Sono specializzata nella cura attraverso l’alimentazione: oltre ad aver raggiunto il livello silver al Corso Pharmavegana, ho frequentato il Corso di terapista alimentare presso “L... leggi